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Il caso delle merendine a Moncalieri: parla il presidente della Fondazione Einaudi

“Un premio ad un ragazzo che non si è fatto imbrigliare dallo statalismo e dalla burocrazia italiana” ha spiegato il dott. Giuseppe Benedetto

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Siamo stati insultati e abbiamo diviso in due il paese un po’ come il referendum costituzionale. Potremmo indire un nuovo referendum sulle merendine“ ha scherzato il presidente della Fondazione Einaudi Giuseppe Benedetto, raggiunto al telefono perché spiegasse il motivo del contrastato premio a un sedicenne della provincia torinese.

Il presidente non ha nascosto di aver ricevuto gli improperi di mezza Italia dopo che si è diffusa la notizia di un premio assegnato all’intraprendente sedicenne dell’Itis Pininfarina di Moncalieri, di cui la Fondazione è venuta a conoscenza grazie ad un articolo apparso su  “ La Repubblica” di Torino.

Il vincitore ha ricevuto la cifra di 500 euro più alcuni libri di alcuni fondatori del liberismo economico. Il nostro tycoon in erba già dallo scorso anno si era organizzato per preparare le merendine ai compagni a sottocosto e con più scelta. Il ragazzo previa spesa al supermercato e dopo aver piazzato accanto ai distributori automatici un banchetto apposito,  approntava la merenda ai compagni e gli affari andavano bene. 

Alla domanda se sia  corretto premiare l’attività commerciale di un  minorenne, svolta senza nessun controllo fiscale e sanitario, il presidente si è detto convinto che il premio è più che meritato. La Fondazione ha voluto premiare lo spirito imprenditoriale di un ragazzo che ha sfidato i divieti e la sospensione , che non si è fatto bloccare dallo statalismo e dalla burocrazia di questo paese "figuriamoci se proprio il suo caso favoriva il lavoro nero" ha esclamato Benedetto.

Un animo intrepido sicuramente,   già lo corso anno era stato punito per questa sua iniziativa che tuttavia  ha pensato bene di riproporre  anche per l’anno scolastico 2016/17.
“Un ragazzo brillante e simpatico “ così lo ha definito il presidente, perfettaemtne in linea con la missione della fondazione:  “Promuove il liberalismo per elaborare risposte originali alla complessità dei problemi contemporanei legati alla globalizzazione e alla rapida evoluzione tecnologica, al fine di favorire le Libertà individuali e la prosperità economica. “

"Quel che dispiace" ha concluso Giuseppe Benedetto “è capire come in italia non si riesca più a confontarsi senza eludere comportamenti aggressivi, basta fare qualcosa di non gradito e parte l’insulto di chi non è d’accordo con le tue scelte.  Ma apprezzo il  fatto che la vicenda abbia destato molto interesse e una forte partecipazione."


 

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