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Global Migration Compact governo diviso sulla possibile firma

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Il vicepremier ha annunciato che il governo non andrà a Marrakesh alla conferenza internazionale sulle migrazioni che si terrà il 10 e 11 dicembre e senza un pronunciamento delle Camere non sottoscriverà il documento in cui l'Onu raccomanda una gestione collettiva del fenomeno migratorio. Il premier Conte al Palazzo di Vetro e Moavero a Montecitorio si erano espressi in favore del testo. Ma il premier: "Non ho cambiato idea"

di F. Q. | 28 novembre 2018
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Più informazioni su: Enzo Moavero Milanesi, Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Migranti
Matteo Salvini ha deciso: l’Italia non firmerà il Global Migration Compact. Il vicepremier e ministro dell’Interno ha annunciato alla Camera che il governo italiano non andrà a Marrakesh alla conferenza internazionale sulle migrazioni che si terrà il prossimo 10 e 11 dicembre e senza un pronunciamento del Parlamento non sottoscriverà il documento in cui le Nazioni Unite raccomandano una gestione collettiva del fenomeno migratorio. Una posizione condivisa dal M5s, secondo cui “è opportuno parlamentarizzare il dibattito e rimettere le relative scelte all’esito di tale discussione”, scrivono in una nota i parlamentati M5s delle Commissioni Esteri e il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.

In serata, però, al Parlamento europeo Lega e M5S si sono divisi sul voto per inserire domani all’ordine del giorno della sessione – come secondo punto – un dibattito sul Global compact. Il Carroccio ha votato contro, mentre gli eurodeputati pentastellati a favore. Anche il Parlamento Ue si è diviso nella votazione (208 sì, 195 no, 17 astenuti). A fare richiesta del dibattito è stato il gruppo dei Socialisti e democratici (S&D). Il Ppe ha votato contro in larghissima maggioranza.

Salvini: “Facciamo come la Svizzera” – “La sinistra si lamenta da ore che il governo tolga spazio di espressione, di discussione, di confronto, di partecipazione e di dialogo al Parlamento – ha detto Salvini durante l’esame degli odg al dl Sicurezza – cosa farà il governo sul Global Compact? Farà come la Svizzera, che ha fatto una scelta di democrazia e cambiamento: ha detto fermi tutti. Il governo italiano non andrà a Marrakech, non firmerà nulla. Il dibattito è così importante che non può essere questa solo una scelta del governo. Deve essere il Parlamento a discutere del Global Compact“. La matematica e i tempi richiesti dalle procedure parlamentari suggeriscono che la discussione difficilmente potrà avere luogo prima del 10 dicembre, quando nella capitale del Marocco gli altri Paesi Onu sono attesi alla firma. “Tra poco uscirà un comunicato del presidente del Consiglio che per responsabilità e disponibilità, lascerà che sia il Parlamento a decidere”, ha concluso il vicepremier.

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