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C'è una svolta nelle indagini sulla morte della 37enne precipitata dal terzo piano del suo palazzo

La donna non si sarebbe suicidata come si credeva in un primo momento

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Non si tratta di un suicidio ma, per l'ennesima volta, di una donna vittima del convivente. Daniela Puddu, 37 anni, precipitata la sera del 14 giugno dalla finestra del terzo piano di casa sua, a Piacenza, sarebbe morta uccisa.

Inizialmente si era ipotizzato che si trattasse di suicidio ma i segni di colluttazione sul corpo della donna, hanno convinto i carabinieri che, invece, si trattasse di omicidio. Il presunto assassino sarebbe un uomo di 35 anni e aveva già un divieto di avvicinamento all'ex moglie, oltre a diversi precedenti per violenza. Con Daniela, spesso aveva accese discussioni, durante i quali lui, era solito anche alzare le mani. Il motivo era sempre lo stesso: la gelosia. Così, anche la sera dell'omicidio, l'uomo ha scoperto che Daniela si scambiava messaggi con un altro uomo e così si è scatenato il ltigio conclusosi poi con l'omicidio della donna. 

I messaggi scambiati tra Daniela e una sua amica poco prima di morire, facevano capire che la vittima non aveva nessuna intenzione di suicidarsi. Poi i segni sul collo del compagno fanno pensare ad una possibile reazione di difesa della vittima.

Stamattina l'uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario.

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