Fortunato Ladu, uno dei leader del Movimento Pastori Sardi, respinge al mittente le dichiarazioni rilasciate a Nuoro lunedì scorso da Roberto Saviano durante un incontro pubblico. Lo scrittore napoletano, in Barbagia proprio il giorno dell'arresto per traffico di droga dell'ex bandito di Orgosolo, Graziano Mesina, ha detto: «Sappiate che è solo la punta dell'iceberg, il narcotraffico ce l'avete in casa. Le montagne, gli ovili sono gli abituali punti di stoccaggio della coca che arriva dalla Spagna».
Quest’ultima frase non è piaciuta al pastore sardo che la bolla come 'generalizzazioni'. «Certo è che con 15mila aziende e altrettanti lavoratori nel settore agro-pastorale – ha spiegato Ladu – non è possibile fare di tutta l'erba un fascio e dare un giudizio così affrettato dell'intera categoria. Bene farebbe Saviano a chiedere scusa ai sardi» ha concluso, invitandolo «a trascorrere una giornata nel mio ovile, in modo da conoscere i pastori sardi e rendersi conto che non sono trafficanti di droga».