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Migranti: assalto ai treni che non partono

L'Europa muore su quella triste spiaggia turca.

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I profughi cercano di entrare nei convogli sui binari, passando anche dai finestrini. Partito un convoglio verso l'Austria. A Bruxelles l'Unione Europea interviene per portare 120mila il numero di persone da ridistribuire tra i paesi membri. Il premier ungherese accusa i leader europei e assicura: "Nessuno lascerà il Paese senza registrazione.

 

La polizia ungherese ha riaperto la stazione ferroviaria internazionale di Budapest, che è stata immediatamente presa d'assalto dai migranti, scene di disperazione sono state riprese dalle televisioni internazionali quando, nella stazione sono comparsi i primi treni. Beffa delle beffe, nessuno di questi partiva. Anche un treno, che aveva portato dalla Germania dell’Est i primi migranti tedeschi dopo l’apertura del muro, è arrivato a Budapest me non è partito. La stazione era stata sgomberata e chiusa all'accesso dei profughi due giorni fa, il 1 settembre. E nelle ultime 24 ore sono 2.061 i migranti e i profughi entrati in Ungheria e diretti in Germania, Austria e altri Paesi del nord Europa. Lo ha riferito la polizia locale, precisando che si tratta in prevalenza di cittadini siriani, afghani e pachistani.

 

Scoppiata in queste ore la polemica sulla pubblicazione della foto del bambino trovato morto sulla spiaggia in Turchia. Pubblicarla per scuotere gli animi o lasciar perdere per non scandalizzare. Rispetto o attenzione? I bambini sulle spiagge ci dovrebbero giocare e i nostri governanti dovrebbero assicurare questo diritto semplicissimo alla vita! Rimane la tristezza di quello che questa famiglia sognava per assicurarsi un futuro migliore che, invece, non sarà mai come l’avevano sognato.

Marchiati, stipati, ammassati… Tornano alla memoria tante scene che fanno riemergere antichi dolori. Su quella spiaggi in quella stazione con quel pennarello, il sogno di un Europa unita e solidale è definitivamente morto.

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