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Fotoreporter ucciso da un bombardamento in Ucraina

Sergey Nikolayev è stato ferito mortalmente mentre era alla periferia di Donetsk

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Il mondo del giornalismo internazionale piange una nuova vittima:  Sergey Nikolayev, fotoreporter ucraino dell'agenzia di stampa Rossiya Segodnya, è morto dopo essere stato colpito da un proiettile di mortaio mentre stava documentando un'azione di guerra a Pesky, località intorno alla periferia di Donetsk, nella regione martoriata dai combattimenti tra Esercito regolare ucraino e Separatisti filorussi.


Sergey Nikolaev era da tempo impegnato a seguire le azioni di guerra che stanno lacerando il suo paese, fornendo sempre un occhio attento e crudo per un'informazione reale e accessibile al mondo intero: Era un fotografo eccezionale e ha dato tutto se stesso nel suo lavoro - hanno commentato i colleghi in un editoriale che parlava della sua scomparsa.


Secondo alcune fonti ucraine non confermate Nikolayev si trovava nellla contesa  zona intorno all'aeroporto di Donetsk, tra i fattori scatenanti della mancata tregua tra le parti nel posto, in compagnia di un volontario del Nationalist Right Sector Battalion, organizzazione paramilitare che supporta l'Esercito governativo ucraino, anch'esso rimasto ucciso dal colpo di mortaio caduto vicinissimo ai due nonostante avessero in dotazione casco e giubbotto balistico. Nikolayev e il suo accompagnatore sono stati poi notati a terra gravemente feriti e trasportati all'ospedale locale, dove però i sanitari non hanno potuto fare niente per loro, constatandone la morte.


La tregua stabilita giorni fa pare aver funzionato nella linea del fronte, ad eccezione della città di Mariupol e della zona intorno all'aeroporto di Donetsk, dove è compreso l'abitato di Pesky, luogo dell'attacco per il fotoreporter ucraino.


Con la morte di Sergey Nikolayev salgono a otto gli addetti all'informazione uccisi in Ucraina dallo scoppio del confillo, secondo il Commitee To Protect Journalist, organo internazionale a tutela del giornalismo.


La redazione di Notizie Nazionali esprime cordoglio per la morte del collega, ennesimo reporter che ha perso la vita per garantire l'informazione.

 

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