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Obama, avanti tutta su battaglia del clima

“Limitazioni senza precedenti alle emissioni di gas”

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La giustizia: più equa per bianchi e neri, nelle aule dei tribunali Usa. E il clima: più sano, a livello globale.

Sono le ultime due grandi battaglie del President of the Change,  prima che il suo secondo e ultimo mandato scada, il prossimo anno. “Non possiamo condannare i nostri figli, e i nostri nipoti, a vivere su un pianeta i cui danni a livello ambientale non possano essere aggiustati”. Non c’è dubbio: l’Obama migliore, quello che ti saresti sempre aspettato, è l’Obama al tramonto della sua era presidenziale. Lui dice che, se fosse possibile, sarebbe pronto per un terzo mandato consecutivo, e si ritiene anche convinto che gli americani non glielo negherebbero: certo, se fosse possibile.

Quel che c’è di sicuro è che, finalmente, l’uomo che ha sfatato il tabù della Casa Bianca per gli afroamericani, il Precedente storico, la Promessa della Premessa (di un'epoca  finalmente libera da ogni residuo di cultura razzista in America) o, se si vuole, Il più bianco dei neri e Il più nero dei bianchi, è riuscito ad accoppiare al suo consueto vigore visionario (mai perso, per la verità, neanche nei momenti di maggiore debolezza) un ritrovato, rinnovato vigore progettuale: e per svoltare sul clima la sua mossa è un giro di vite , che non ha eguali nella storia, sulle limitazioni alle emissioni di gas a effetto serra. “Il più importante passo per combattere il cambiamento climatico.”

America’s Clean Power Plan: l’offensiva verde, annunciata ufficialmente oggi, era stata già presentata nelle sue linee programmatiche principali ventiquattr’ore prima, con un video postato sulla pagina Facebook della Casa Bianca. Nel video, che ha la forma di un breve promemoria a beneficio del popolo americano, il presidente ricorda che non è certo un’opinione, bensì un fatto  il surriscaldamento della temperatura del pianeta dagli anni ’50 ad oggi; un surriscaldamento, causato dall’aumento delle emissioni di monossido di carbonio, associato a zolfo, mercurio e arsenico, con tutte le conseguenze disastrose per gli equilibri dell’ambiente e la qualità della vita umana.

Non si può più permettere che le aziende non abbiano limiti nel volume degli “scarichi atmosferici” che possono produrre; bisogna, quindi, porre dei freni decisi e, ancor più decisamente, percorrere la strada delle energie pulite, eolica e solare, unica vera speranza per la salute del pianeta.

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