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Iran, testato nuovo missile balistico

Possibile violazione di risoluzioni Onu

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Lo scorso mese l’Iran ha effettuato il lancio sperimentale di un missile balistico a medio raggio di recente fabbricazione.

Lo riporta l’8 dicembre Fox News, che cita come fonte un alto rappresentante Usa. Si tratta del Ghadr-110, che ha una gittata di circa milleottocento-duemila chilometri e può trasportare una testata nucleare.

È una nuova versione migliorata e potenziata dello Shahab-3, ormai noto “adattamento” iraniano del nordcoreano Nodong-1. Secondo il canale all news americano il test, che, come detto, è stato effettuato a novembre, più precisamente il 21, nei pressi della città portuale di Chabahar, al confine col Pakistan e affacciata sul golfo di Oman (si tratta del capoluogo dell’omonima provincia, nella regione persiana del Sistan e Baluchistan), viola ben due risoluzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Si tratta della risoluzione 2231, che obbliga l'Iran ad astenersi, per otto anni,  da qualsiasi lavoro di tipo tecnico su missili balistici, e della risoluzione 1929, che vieta all'Iran di condurre test missilistici.

Un missile simile a quello di Chabahar, l’Emad, era già stato testato da Teheran il 10 ottobre (in questo caso si trattava però di un missile a lungo raggio): e questa “prova di forza tecnologica” era stata fortemente condannata dai paesi membri delle Nazioni Unite. Gli Usa per primi non nascosero i loro timori: “Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per il test iraniano”, dichiarò allora, a commento della notizia, l’ambasciatrice statunitense all’Onu, Samantha Power.

Gli fece eco il presidente Obama in persona, che annunciò di essere in procinto di informare della cosa il comitato Onu per le sanzioni. In effetti il Palazzo di Vetro sta ancora studiando la risposta più adeguata da dare alla “sfida” dell’Emad

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