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I BEAT 63 RITIRERANNO L’AWARDS COME MIGLIOR BRANO “EVERGREEN” AL “SANREMO MUSIC AWARDS”

L’8.Febbraio a Sanremo sarà consegnato l’Awards ai Beat 63 per il “miglior brano evergereen” in occasione della consegna degli Awards ai Big italiani e internazionali.

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Un bel momento per i Beat 63; in uscita il loro primo singolo come Band su tutti i web store, il video che promoziona il brano è appena stato inserito su tutte le piattaforme multimediali e stanno arrivando i primi consensi positivi e poi l’Awards come “miglior brano evergreen dell’anno”, a Sanremo, in occasione della consegna degli Awards ai Big della canzone italiana e internazionale.
La Band ha iniziato il suo cammino con una compagine di musicisti di alto valore artistico ma anche con la presenza di Franco Midili, storico co-fondatore dei Nomadi insieme a Beppe Carletti e con la benedizione di Umbi Maggi e Amos Amaranti, rispettivamente il bassista e il chitarrista della vecchia fomazione dei Nomadi.
L’inizio della loro storia la devono a questa fortunata interpretazione di “Io Vagabondo”, cavallo di battaglia dei Nomadi di Augusto Daolio, ma che ancora fa sognare e divertire i nostalgici ma anche le giovani generazioni. L’arrangiamento è stato una genialata da parte di Paolo Passamonte che ha voluto rischiare cambiandolo radicalmente…però hanno avuto ragione; tra le critiche e i commenti positivi hanno avuto la meglio i complimenti, sia i vecchi fans che i nuovi hanno sentito la passione che lui ha messo e la grinta di tutti i musicisti che fanno parte della band.
Un’Alchimia ben riuscita che li ha portati subito a guadagnarsi questo Awards a Sanremo…come inizio non c’è male ed è contenta anche la produttrice del progetto, Virginia Belleni, che sarcastica ci risponde: “Ogni nuova avventura mi stimola a crescere…questa era partita in maniera difficile, tante difficoltà, tanti ripensamenti, tante persone che hanno remato contro…ma alla fine la musica ha vinto, la passione che ci accomuna tutti ha fatto da padrona delle nostre azioni ed ecco quì che Io Vagabondo apre le danze ad un progetto che continuerà nel tempo e farà conoscere il beat in una veste rinnovata alle nuove generazioni…ma strizzerà anche l’occhio a quelle passate”.

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