Con 503 voti favorevoli, 32 contrari 32, e 28 astenuti Nicola Fratoianni è stato eletto dalla platea congressuale segretario di Sinistra Italiana.
Fratoianni, classe 1972, attualmente è deputato nel gruppo SEL-Sinistra Italiana e in passato è stato coordinatore nazionale dei Giovani Comunisti, l'organizzazione giovanile di Rifondazione Comunista. Nel 2008 Fratoianni seguì l'uscita di Vendola dal Prc per fondare Sinistra Ecologia e Libertà.
"Se si produce la rottura nel Pd - dice Fratoianni - e si produce una rottura anche in Parlamento con i nuovi gruppi parlamentari, con cui voglio interloquire, questi nuovi gruppi parlamentari alla prima fiducia al governo Gentiloni cosa faranno? Quando arriverà in aula il decreto Minniti sulla sicurezza, lo voteranno? Perché se è così, per quanto ci riguarda la nostra interlocuzione con loro è già finita”.
Per il neosegretario di SI, dunque, il dialogo con la minoranza del Pd, in queste ore in probabile uscita dal parito, è possibile solo a patto di un cambio di rotta sulle posizioni politiche e programmatiche.
Una delle priorità che Fratoianni annuncia è il sostegno ai referendum della Cgil sul lavoro. "Ora dobbiamo - ha detto il segretario di SI - ripartire concretamente lavorando a favore dei referendum Cgil sul lavoro: dobbiamo creare 500 comitati".
Il congresso fondativo di Sinistra Italiana, che si è tenuto 17-18 e 19 febbraio e aperto dall'ex Ministro Fabio Mussi, ha chiuso l'esperienza di Sinistra Ecologia e Libertà nata nelk 2009 dalla confluenza di Sinistra Democratica (ex Ds), Movimento per la sinistra (ex Prc), Unire la Sinistra (ex Pdci) e Associazione degli ecologisti (ex Verdi). Al nuovo partito hanno aderito anche Stefano Fassina, Alfredo D'Attorre e Sergio Cofferati usciti in diverse fasi dal Partito Democratico.
Il congresso fondativo di SI, tuttavia, non è stato esente da polemiche e divisioni. Arturo Scotto, attuale capogruppo alla Camera dei Deputati, si era inizialmente candidato alla segreteria in contrapposizione a Fratoianni ma si era poi ritirato accusando il gruppo dirigente del partito di non consentire una competizione ad armi pari per la segreteria. Sulla base di questa considerazione i delegati che facevano riferimento a lui non hanno partecipato al congresso e lo stesso Scotto è intervenuto senza chiarire bene quale sia la sua prospettiva.
La rottura di Scotto, inoltre, si è generata anche a causa di una diversa visione delle alleaze politiche del nuovo partito. Mentre per Fratoianni il dialogo con il Pd è al momento più difficile, anche con un cambio di dirigenza, Scotto guarda con interesse alla possibilità di costruire un nuovo centrosinistra insieme al progetto del Campo Progressista di Giuliano Pisapia che non vuole chiudere definitivamente le porte ad una alleanza con il Pd.