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3 Dicembre - Giornata Mondiale della disabilità.

Solo in Italia contiamo più di 3 milioni di persone affette da disabilità che ogni giorno affrontano ostacoli terribili nell'indifferenza totale delle persone “normali”.

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“Passi avanti, ma purtroppo tanti ostacoli devono ancora essere abbattuti”. Il Presidente della Repubblica in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità ha chiesto di riflettere in questo giorno, di verificare e un maggiore impegno da parte delle istituzioni e dell'intera nostra società”. Questo perché, ha ricordato Sergio Mattarella, “l’effettiva uguaglianza delle opportunità e il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza da parte di chi è portatore di disabilità, fisica, intellettiva o relazionale, costituiscono traguardi di libertà e di umanità per ciascuno di noi e per le comunità delle quali siamo partecipi”. Sul tema, ha detto il Capo dello Stato sono stati ottenuti miglioramenti, ma ancora non è sufficiente: “Tanti passi avanti sono stati compiuti nella legislazione e nell’organizzazione sociale. Una maggiore sensibilità culturale si è sviluppata attorno al valore positivo delle diversità e alla necessità di rimuovere barriere – anche occulte – che condizionano ed escludono. Ma purtroppo tanti ostacoli devono ancora essere abbattuti: nella vita quotidiana, nelle strutture economiche e sociali, nei pregiudizi di chi si sottrae ai doveri di solidarietà”.

Sicuramente parole da prendere di esempio, peccato che tutte queste cose nel piccolo non vengano mai messe in atto, mille problemi burocratici, mille iter da seguire, cose banali e semplici che si potrebbero risolvere, a volte, con un pizzico di umanità in più.
Viviamo in un mondo di indifferenza generale, dove ognuno pensa per se, dove si spendono tante belle parole per salvare la reputazione ma poi nel quotidiano ci dimentichiamo che esistono persone, famiglie, che ogni giorno devono affrontare ostacoli quasi insormontabili. Persone che magari fanno fatica ad arrivare a fine giornata e che devono contare solo sulla propria forza di volontà perchè le leggi vengono costituite ma non sempre fatte rispettare.

Pensate che solo per ottenere la certificazione di disabilità  bisogna fare un sacco di documenti (domanda on-line, certificato medico a pagamento che costa dai 50 euro in su, avere visite ed esami recenti dove viene diagnosticata la patologia per cui si richiede l'invalidità) e se sei una persona malata ti devi comunque far aiutare, a maggior ragione se vivi da solo devi affidarti ai C.A.F. che, ad esempio, nelle grandi città sono lunghi in queste pratiche burocratiche. Dopodiché bisogna attendere la convocazione nella sede A.S.L. per effettuare la visita medica per accertare la disabilità (occupandosi a spese proprie del trasporto se si hanno difficoltà), fatta la visita se viene accertata la patologia per cui viene richiesta la disabilità con molta calma manderanno il verbale a domicilio tramite raccomandata. Bene in tutto questo magari sono passati mesi e la persona malata ha dovuto arrangiarsi perché non era ancora stata riconosciuta dallo Stato come persona disabile.

Tante volte in soggetti anziani o malati terminali capita spesso e volentieri che prima che seguano tutto l'iter per avere l'invalidità e relativo accompagnamento passino mesi e quindi purtroppo muoiano prima, (purtroppo è capitato anche a noi con mia nonna, malattia diagnosticata a gennaio visita a marzo e deceduta il 25 aprile ed il verbale di invalidità è arrivato il 1 maggio quindi nei mesi di malattia l'abbiamo accudita noi senza ricevere nemmeno un centesimo dallo Stato e non abbiamo nemmeno potuto ritirarli successivamente perchè avremmo dovuto fare mille documenti per riscuoterli post-mortem e trattenute le tasse avendo tanti eredi avremmo preso si e no una decina di euro a testa).
Questa è la nostra Italia, dove per ottenere dei diritti bisogna scavalcare delle montagne enormi con fatica e, a volte, gettando la spugna, perché ci si trova davanti muri enormi di indifferenza.

Ma ringraziamo comunque il Presidente Mattarella per le belle parole.

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