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Firenze la senologia Ispo cambia look

Nei corridoi e negli ambulatori della struttura arrivano fotografie di paesaggi e panorami.

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Basta corridoi bianchi e pareti vuote da fissare con ansia mentre si aspetta il proprio turno. Da qualche giorno la struttura di Senologia di Ispo, ha cambiato look. E sui muri imbiancati di fresco sono apparse decine di fotografie: marine baciate dal sole, distese di prati di lavanda, panorami di città d’arte, tetti innevati. Le immagini, stampate in grande formato, hanno contribuito a cambiare il volto della struttura, rendendola più accogliente. Le pazienti hanno decisamente apprezzato: fantasticando su quei paesaggi, l’attesa della visita di controllo o dell’esame mammografico diventa più piacevole. Gli scatti sono tutti “d’autore” e sono usciti dall’obiettivo di Beniamino Brancato, il responsabile della struttura complessa di Senologia, da sempre appassionato di fotografia. L’incontro con Elaine Poggi, fondatrice e presidente della Foundation for Photo/Art in Hospitals, che da dodici anni lavora per rendere più accoglienti gli ambienti degli ospedali di tutto il mondo, ha permesso di  creare l’allestimento a costo zero per la struttura pubblica: tutte le spese per la stampa e la realizzazione delle opere fotografiche sono infatti state sostenute dall’ente benefico.  “Nel mio archivio – spiega Elaine Poggi, americana d’origine, ma fiorentina di adozione – ho a disposizione più di 300 fotografie donate da me e    fotografi di tutto il mondo. Ma quando ho visto le immagini di Brancato, ho capito di avere a che fare con un bravo fotografo e gli ho chiesto di utilizzare i suoi scatti: è la prima volta che mi capita in tanti anni di attività. Credo che questo abbia un effetto positivo anche per le pazienti: quelle immagini permettono loro di considerare il medico che le visita con un occhio diverso”. “Sono stato felice di constatare che le fotografie hanno avuto un gradimento notevole da parte delle mie pazienti – spiega Beniamino Brancato, responsabile della struttura complessa di Senologia – mi sono accorto che molte di loro osservano con attenzione le immagini prima e durante l’esame: questo sembra avere un effetto molto rilassante”. “Iniziative di questo tipo – osserva Gianni Amunni, direttore generale di Ispo – sono estremamente positive: creare un ambiente in grado di mettere a proprio agio i pazienti rappresenta sicuramente un importante passo avanti nella qualità dei servizi”.
La Foundation for Photo/Art in Hospitals è un’organizzazione non-profit dedicata a migliorare, umanizzare l’ambiente ospedaliero attraverso fotografie che diano conforto e speranza ai pazienti e alle loro famiglie, visitatori e assistenti. Lo scopo è cambiare il modo di intendere e vedere l’ospedale: rendendolo più accogliente. La Fondazione è stata creata nel 2002: in dodici anni di attività, più di 4000 immagini naturalistiche sono state appese in oltre 250 ospedali in sei continenti. “L’idea – racconta Elaine Poggi - è nata in seguito all’esperienza che ho fatto nei tre mesi passati in una stanza di ospedale ad assistere mia madre affetta da un linfoma non-Hodgkin. Ho vissuto momenti di solitudine e ore interminabili fissando le pareti bianche della camera. Cercando di riportare un po’ di vita e di luce ho deciso di decorare con le mie fotografie di Firenze e di paesaggi naturalistici la sua camera, che ha immediatamente assunto un’atmosfera più confortevole, invitante e serena. Le fotografie non sole hanno sollevato il morale di mia madre ma hanno anche stimolato l’interesse e favorito la comunicazione tra pazienti, operatori sanitari e visitatori”. Info: www.HealingPhotoArt.org.

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